Lettera di “Terra e LiberAzione” al P.S.A.N. (Partito Socialista di Liberazione Nazionale-Catalogna)

 

Oggi la causa catalana ha molti “tifosi”, più del Barca!. Ma quando, all’inizio degli anni ottanta, abbiamo conosciuto il movimento di liberazione del popolo catalano, eravate “4 gatti”: avete costruito sindacati, organizzazioni professionali, televisioni, case editrici, reti culturali potentissime, tifoserie organizzate da fare spavento… E questa è la vera Vittoria del Popolo catalano, l’Indipendenza, in un certo senso, c’è già!.

E voi, cari compagni del PSAN, il più antico partito indipendentista catalano, nato clandestino nel Sessantotto sotto la dittatura franchista, che -da quando ci conosciamo, siete “i nostri occhi in Catalunya” – vi siete caratterizzati per l’intransigenza strategica, come una roccaforte inespugnabile dell’Indipendentismo sociale di respiro internazionalista: una scuola che ha fornito quadri e idee all’intero movimento, una scelta che vi è costata, ma che vi fa onore.

Ecco perché ci rivolgiamo in primo luogo a voi, per comunicare la nostra gioia per l’irreversibile avanzata di quella che consideriamo la più importante Rivoluzione politica in corso nel “Mondo occidentale”, al di là della stessa coscienza che ne può avere il movimento stesso: perché quella catalana è una Rivoluzione politica che farà tremare le Mafie globali e il loro Ordine, per il semplice fatto che mette in discussione la forma Stato-Nazione centralista figlia, nel lungo periodo, della “Pace di Vestfalia” (1648) -che seppellì peraltro l’Impero ispanico aggravando il centralismo asfittico castigliano- e della Rivoluzione francese (1789) nelle sue conseguenze peggiori –.

Non stiamo parlando di un paese del  Terzomondo, ma di una delle “regioni” più avanzate del Mondo!. Proveranno a sterilizzare le potenzialità innovative del processo rivoluzionario, perché questo preoccupa l’UE reazionaria e i suoi Stati-Nazione ormai impantanati tra cessione di sovranità a…Berlino, e reazionarismo di massa telecomandato, specie contro migranti e profughi causati dalla stessa Politiguerra euro-americana. Il nemico è confuso: va colpito subito.

Quella catalana è una Rivoluzione politica che farà tremare le Mafie globali e il loro Ordine. O non sarà niente.

L’UE della “magnifiche sorti e progressive” è fallita, è nata morta, come la pecora Dolly!. Lo abbiamo detto fin dal 1992-93 ai Convegni di Cagliari e di Ajaccio delle realtà indipendentiste delle Isole mediterranee. Ma questo zombi chiamato UE si trascina succhiando il sangue di centinaia di milioni di lavoratori e di giovani del Vecchio Continente, opprimendo interi Popoli neocoloniali, come i nostri, devastando l’idea stessa di Civiltà Europea per i prossimi secoli!.

La Rivoluzione catalana, nella sua oggettività, colpisce l’UE reazionaria e imperialista, smaschera l’ipocrisia di “Bruxelles”: e abbiamo il vantaggio che Barcellona non la possono bombardare (perché lo farebbero di certo!).

La Rivoluzione catalana irrompe in un momento critico del processo reazionario e imperialista di “centralizzazione europea”,  un momento critico che configura una finestra temporale per tentare rapidamente la spallata indipendentista, aprendo un varco a tutti i popoli oppressi dello spazio euromediterraneo.

La Rivoluzione politica catalana è per sua natura internazionalista, un carattere rafforzato dall’affermazione dell’Indipendentismo sociale. I dieci compagni eletti della C.U.P., peraltro determinanti anche a livello numerico, sono un segnale confortante per l’Avvenire della vera Sinistra Alternativa in Europa, in particolare quella delle Nazioni senza Stato, come la Sicilia, che è una colonia geostrategica dell’imperialismo euro-americano gestita in accomandita semplice da Roma e dalle massomafie tosco-padane, con l’alibi di una falsa “Autonomia”, una truffa che dura da 70 anni.

La Libertà è una cosa seria. Tanti neanche se ne rendono conto: nascono servi?.

Voi, compagni del PSAN, avete saputo mantenere una linea ideologico-strategica intransigente, rischiando l’isolamento perfino nel campo del “catalanismo”. Voi siete “i nostri occhi in Catalunya”. Diteci cosa possiamo FARE per sostenere la Causa catalana nella inedita Fase strategica che si è aperta in questi giorni.

In gioco, con il Diritto all’Indipendenza, c’è anche l’avvenire di una Idea di società autogestionaria e internazionalista, i cui sostenitori siete parte fondamentale e consapevole della più vasta e popolare dinamica politica del Paese catalano. E’ probabile che la spallata si dovrà dare sulle piazze: Madrid non mollerà davanti a una conta di schede elettorali o referendarie, ma la conta è utile a delegittimare Madrid.

Nè sottovalutiamo le insidie che possono arrivare da movimenti come Podemos, che giudichiamo una versione new look della più infame socialdemocrazia, volta al tradimento e alle pugnalate alle spalle (il loro compagnetto di merende, Tsipras, insegna!). 

Le storie della Sicilia e della Catalogna hanno pagine meravigliose scritte insieme sul Grande Libro della Libertà. Pochi le conoscono, ma, per esempio, il cuore pulsante dell’indipendentismo siciliano anti-castigliano fu rappresentato, specie a Catania, dal “partito catalano” di cui resta la Chiesa della Madonna del Mont.Serrat…

Quello che diciamo in Sicilia, da anni, ai tanti tifosi della Causa catalana è: non è tanto la “marcia” con le bandiere che dobbiamo copiare, ma tutto il resto!.

Voi ci state insegnando molte cose, e di questo vi siamo riconoscenti. Riconoscenza che vi preghiamo di estendere a  tutta la Nazione catalana in marcia verso la sua meritata Autodeterminazione. E forse è anche arrivato il momento di sviluppare una attività pratica comune, come saggiamente previsto molti anni fa!.

Terra Lliure!

Catania, 27/09/2015. La Fratellanza Siciliana “Terra e LiberAzione”.

www.terraeliberazione.wordpress.com