copsenzacieloL’ISOLA senza CIELO

Battaglie dell’Aria sull’Isola Contesa

Una ricognizione sulla colonizzazione dello spazio aereo siciliano

Questo “libro-ricognizione” vuole introdurre un tema di Riflessione e Azione di prioritaria valenza strategica (e pedagogica) sul Cammino di LiberAzione del Popolo Siciliano da uno Spettacolo coloniale che ne annichilisce l’Identità dissipandone le Energie Vitali. È la prima edizione -sintetica- di un Lavoro più ampio, tuttora in corso. E come è in Cielo, così è in Terra.

No alla “privatizzazione all’Asta global” degli Aeroporti siciliani!

Si a una compagnia aerea siciliana!

Si alla smilitarizzazione dello spazio aereo siciliano! (…)

A LUGLIO IN LIBRERIA e non solo…

 

sacko2Soumalia Sacko è mio Fratello!
Hanno assassinato MIO FRATELLO!
L’assassinio di Sacko non può e non deve passare inosservato, era un militante USB, immigrato regolarizzato (dal Mali), che combatteva lo sfruttamento dei migranti sui campi di pomodoro… “made in italy”.
Sacko era sempre in prima linea nelle lotte sindacali per i diritti e la dignità di tutti i braccianti nella Piana di Gioia Tauro.

Sacko è uno di noi! 

TERRAELIBERAZIONE

 

dronetestata-settembre2016terra-settembre2016

Maggio 2018. Sul cielo del MUOS amerikano–che è operativo- tra Niscemi e Caltagirone va in scena l’esercitazione Joint Stars 2018 (denominata in codice JS18). Vi partecipa anche l’Aeronautica Militare Italiana nell’ambito del COI (Comando Operativo Interforze della NATO).

JS18 mobilita (anche a bassa quota): droni, aerei e ronde di elicotteri nel monitoraggio effettuato anche con tecnologie di “night vision” e “thermal imaging technology”. Si tratta, dicono, di attività operative in “scenari di alto rischio” (territori colpiti da attacchi chimici o nucleari) ma anche di guerra classica con incursioni di commandos dall’aria. La gente non ci sta capendo nulla: c’è paura.

@TERRAELIBERAZIONE-NEWS

 

“Noi siamo afflitti sia dallo sviluppo della produzione capitalistica, che, ancor più, dalla mancanza di questo sviluppo”. – Karl Marx

La Sicilia è una colonia. La sua popolazione è del tutto priva di una qualsiasi identità autentica, dinamica, distinta e plurale, elaborata nell’insularità mediterranea nel corso di una Storia millenaria.

Se, nella lunga durata, è la Sicilia a FARE i Siciliani, nell’immediato è chi ne controlla la Memoria, il TerraMare e lo spazio aereo, a farsene quel che vuole: questa Sicilia Ostaggio è come Giona nel ventre della Bestia. La nostra liberazione è un impresa titanica, non una operazione contabile nella partita doppia della relazione malata tra uno STATO imperialista e una sua REGIONE fallita.

La storia siciliana degli ultimi due secoli è segnata da eroiche rivoluzioni e rivolte per la “Libertà”, ma anche da generosi tentativi istituzionali per affermarla. In comune –senza alcuna eccezione- hanno il loro esito: il FALLIMENTO. La storia siciliana degli ultimi due secoli è quella di una nazione abortita. Girare questa pagina è possibile?. SI!. Con la FORZA d’URTO dei SICILIANI che camminano ADDHITTA. Una CIVILTA’ millenaria la sospinge e legittima agli occhi del Mondo. Si!. Facendo CHIAREZZA sulla REALTA’ siciliana nel Mondo del SECOLO XXI, che è la nostra “Patria che abitiamo nel Tempo”.

La Questione Siciliana –come problema irrisolto della SOVRANITA’ dei SICILIANI sul proprio Terramare e, oggi, anche sul proprio SPAZIO AEREO- è fin dal 1866 esclusivamente risolvibile sul terreno della Lotta tra Classi. E la nuova polarizzazione è in corso, per quanto rallentata dalla C.E.M. –Coercive Engineered Migration- che svuota l’Isola: è la Terza GENERAZIONE perduta. Peggio della stessa repressione spudorata che ha sempre colpito la “protesta siciliana”, una deportazione sofisticata segna il mutamento sociale nell’Isola del Tesoro che diviene l’Isola dei Poveri e dei Vecchi. E’ una SELEZIONE GENETICA “AL CONTRARIO”.

LA C.E.M. -COERCIVE ENGINEERED MIGRATION- non è un complotto, ma la REALTA’ storica e attuale della SICILIA ITALIENATA. Emigrare per necessità indotta da un’ISOLA del TESORO non è “NORMALE”. La C.E.M. è il meccanismo meglio occultato dello SPETTACOLO COLONIALE che imprigiona la SICILIA ITALIENATA.

C.E.M.-1° CICLO. Lo “Stato d’Assedio” che sigilla la sanguinaria repressione dei Fasci dei Lavoratori si risolve, nel decennio lungo a cavallo del 1900, nell’emigrazione di un milione di Siciliani (su 3 milioni e mezzo di abitanti). Le navi transoceaniche caricano le loro “Tonnellate Umane” di Terroni. Un dissanguamento pianificato: lotta di classe al contrario. Le loro RIMESSE in valuta pregiata risolvono definitivamente –all’inizio del ‘900!– la “crisi del debito” italiana che si trascinava fin dal “debito piemontese”, tamponato col saccheggio delle Due Sicilie, e rilanciato in forme occulte con la speculazione ferroviaria e pseudo-industriale che determina la vera accumulazione originaria del capitale massomafioso tosco-padano.

ROMAFIA CAPITALE regola il TRAFFICO. I suoi GOVERNI sono essenzialmente COMITATI d’AFFARI delle MASSOMAFIE TOSCO-PADANE. Nella gabbia “SUD” dello Stato-Nazione risorgimentato, una accumulazione capitalistica “originaria” di sviluppo vasto e autocentrato è possibile solo in forme criminali e soggette ad esproprio statale. L’ Italia –come formazione storico-sociale unitaria– non esiste. Ci sono due NAZIONI (oltre a due Isole-Nazione: Sicilia e Sardegna). Comunque la si pensi, negarlo è da banditi (o cretini).

C.E.M.-2° CICLO. Nel decennio lungo, a cavallo del 1970, un milione e mezzo di Siciliani (su 4 milioni e mezzo) vengono deportati sui “Treni del Sole”, nel “Triangolo” padano e nell’Europa renana…Tanto la prima, quanto la seconda ondata, con le imponenti “rimesse” del nostro PROLETARIATO ESTERNO (e perfino in carbone per lo sviluppo padano!), finanziarono, per taglieggiamento nei cambi, lo Stato “Uno e Fatto”, ma anche il relativo sviluppo economico e civile dei paesi e città della nostra Isola. Quei paesi e città in cui rileviamo oggi 913.000 case vuote (1/4 in avanzante stato di degrado). Quelle case costituiscono un immane e muto monumento alla CEM. Facciamole “parlare”.

C.E.M.-3°CICLO. (…)

La SICILIA ITALIENATA:

–un Mercato protetto per il consumo di merci padane (al 100% quando c’erano!).

– una Fabbrica di Figli per la C.E.M. -COERCIVE ENGINEERED MIGRATION.

– una Riserva indiana il cui Ascensore sociale è regolarmente presidiato da una borghesia mercenaria kitsch e parassitaria che si riproduce, ai piani alti, nelle serre accademiche e massoniche.

– un’Isola del Tesoro per una Compagnia delle Indie di gruppi grandi e medi dell’Imperialismo italiano ed europeo -in particolare a trazione energetica, alimentare, bancaria, sorvolando sulla ristrutturazione globale che ha “delocalizzato” in Asia e altrove la grande manifattura industriale: ma gli elettrodomestici e le auto –nei Trenta Gloriosi del “Miracolo” italiano– le hanno vendute e fatte fare “a casa loro”- anche a noi Terroni.

NOI SICILIANI sconfitti da una STORIA che sconosciamo, SIAMO CONDANNATI a ripercorrerla all’infinito. E’ il circolo vizioso della dipendenza-occultato nelle nebbie dello SPETTACOLO coloniale, che inscena perfino l’odio contro i migranti di pelle B. Siamo tutti sfruttati e oppressi, giocati in concorrenza dall’imperialismo nordico che è senile e sterile!. E il MEDITERRANEO, oltre il demenziale MURO sull’ACQUA, è libero pascolo per le bande imperialiste nordiche e le loro mafie più o meno legalizzate.

 

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A COSA SERVONO I SINDACI?

L’abbiamo chiesto a FEDERICO II, Rex SiciliE.

Ci ha anche spiegato come difenderci da “gabellotti, forestarii, platearii, portonarii” e…MERCENARI.

Ci ha infine anche spiegato perché gli INGLESI sono barbari rifatti…

federico 2012

A COSA SERVONO I SINDACI? .PER QUALE RAGIONE DEVONO ESSERE ELETTI?. PIU’ IN GENERALE, PER QUALE RAGIONE UN QUALUNQUE ASINO PUO’ DECIDERE SULLA QUALITA’ DELLA VITA DI VASTE COMUNITA’ UMANE?

LE CITTA’ HANNO BISOGNO DI CITY MANAGER. CONTROLLATI DA CONSIGLI COMUNALI che non devono maneggiare un solo centesimo. Al resto ci pensa l’Occhio Sociale che Non Perdona, quello attento alle cose della vita pubblica, non quello strabico di una massa votante che –a quel punto- sarà finalmente messa in condizione di non nuocere agli altri e perfino a sé stessa.

LA MAGGIORANZA HA SEMPRE TORTO. LA MAGGIORANZA FA SCHIFO. Questo non significa che per avere Ragione e non fare Schifo sia sufficiente essere in Minoranza!.

Un Tempo: in Sicilia, i Comuni funzionavano BENE. Accuddhì…Una regolata gliela diede FEDERICO II- REX SICILIAE. Che nel suo poco tempo libero era anche STUPOR MUNDI.

Una figura-chiave nell’amministrazione federiciana delle città demaniali siciliane è quella del BAIULUS.

Oltre ai giustizieri, camerari e castellani, il BAIULUS è il terminale dell’amministrazione regia in sede periferica, con competenze flessibili, in ambito giudiziario e fiscale.

Riprendendo l’impostazione elaborata da Re Guglielmo II fra il 1170 e il 1180, due disposizioni emanate da Federico II precisano l’obbligo per i baiuli di fornire “auxilium et consilium ai Magistri Dohane de Secretis et Questorum” nell’interesse della Magna Curia. (1233; 1246).

Il Baiulo può essere di nomina regia o scelto dai maestri camerari, magistrati locali che gli sono superiori.

Il Baiulo è “homo demanii”, non può essere un ecclesiastico, e resta in carica un anno.

L’Ufficio baglivo è concesso in gabella (in credenciam o in extalium). Il criterio di selezione dei baiuli, venne chiarito e ribadito anche in missive che Federico inviava quotidianamente in risposta a quesiti che gli piovevano d’unnegghjiè, sui temi più svariati, dai problemi che sorgevano in un cantiere edile (a Catania, per esempio) fino a dubbi di interpretazione delle leggi e consuetudini.

Al Fallamonaca, Secreto di Palermo, scrisse lapidario che  il baiulo deve avere due requisiti: fideles et legales. (1239)

La carica –già esistente- viene ripensata anche in funzione di “giudice di pace”, per svuotare, senza forzature, le forme consuetudinarie di giustizia privata: la vendetta o il ricorso all’arbitrato di mediatori sociali che ogni comunità, specie mediterranea, tradizionalmente produce:  “iunctae, amezatores o compares”.

Al Baiulo venne conferito anche il potere giudiziario nei casi di malaffare nell’amministrazione pubblica, tangenti ed estorsioni. I Baiuli sono gli Occhi di Federico puntati 24H su “gabellotti, forestarii, platearii, portonarii seu passagerii” su sommaria denuncia del cittadino.

Ricordiamo che il cittadino, in ultima analisi, doveva obbedienza solo a Federico, il quale chiarì, anche per iscritto, che il diritto riconosciuto dalla Legge è “utilitas” esclusiva del cittadino- e prevaleva dunque sulle necessità fiscali dell’ufficio e sullo stesso interesse dello Stato. E lo ribadisce, raccomandando il criterio di selezione dei baiuli: fideles et legales. Fermo restando che la cassa della bagliva va chiusa con tre chiavi, affidate ad altri tre fideles et legales, e potrà essere aperta esclusivamente in presenza del Camerario!. Fidarsi è bene…

Ma oggi non abbiamo alcun FEDERICO II, né alcuna visione sociale di IMPERO, certo non lo è questa “UE”. Dunque la CITTA’-STATO -in dimensioni metropolitane e “regionali”, ora e qui, in RETI federative- è la vera ISTITUZIONE  efficace nel MONDO del SECOLO XXI. Il resto fallirà miseramente. Ma la LEZIONE di METODO di FEDERICO II va compresa radicalmente e tenuta sempre a Memoria. La forma-Impero è una prospettiva seria.

Ricordiamo infine che negli stessi anni, in Inghilterra, non avevano ancora imparato neanche a leggere e scrivere correttamente. Basta dare una occhiata alla glorificata Magna Charta Libertatum –per i baroni (1215), per rendersi conto dello stato di barbarie dal quale tentavano, giustamente, di emergere, tra uno sterminio reciproco e l’altro, fino alla Guerra delle Due Rose, nel Quattrocento, in cui l’aristocrazia inglese, si autodistrusse come classe, oltre che fisicamente, facendo la sua prima cosa giusta fin dal tempo del suo fondatore, Guglielmo il Bastardo, sintesi perfetta di pirateria vichinga e primitivismo franco-germanico, che manco feudalesimo era! . Il suicidio dell’aristocrazia inglese: una vera fortuna costituente del futuro mondo borghese…

Ma sempre selvaggi rimasero, per almeno qualche altro secolo!. Un popolo senza civiltà, che si inventa oggi una “Sicily conquest”, la prima Civiltà senza Popolo della Storia, fin dal tempo dei Ciclopi, che, come è noto, erano inglesi e passavano il week end ‘mpriachi fradici come signe nei pub dell’Isola di Trinakria, invece di forgiare Armi per gli Dei.

Il British Museum –made in Dirk Booms e col patrocinio servile della Regione coloniale “SiciliAfrica  italiana ”- questo sofisticato Festival della Menzogna lo rappresenta come nessuno meglio avrebbe potuto fare: guadagnandoci milioni di sterline.

Un piccolo esercito di “embedded”, mercenari addetti alla comunicazione&marketing, lo spiegherà al Mondo.

E’ uno stupro colonialista, ma nessuno lo vedrà.  E d’ora in poi ci diranno anche: ma come, chi siete voi per contestare il British Museum?. Ben che vada, discendiamo dagli antichi romani, anche se Figli di NN, bastardi di 13 dominazioni…dunque più che “irredimibili parassiti e mafiosi” non potevamo essere. Siculi, Sikani, Sikeliani, Siqillyani, Sicilienses, Siciliani…MAI ESISTITI.

Chi sta RESISTENDO NELLA VERITA’?. A parte TERRAELIBERAZIONE…che ormai è più a Berlino e Tunisi, New York e…Mosca.

@MARIODIMAURO-APPUNTI (1994/2002 >…).- (bozze non corrette).

 

SANTO TROVATO (1954-2017)

Un GRANDE SICILIANU NOVU, un compagno di lotta, un amico fraterno. Un Combattente profetico per l’Indipendenza del Popolo Siciliano e per la Pace e la Cooperazione tra i Popoli. Un socialista siciliano, indipendentista e internazionalista. Un grande organizzatore, capace di unire tutti ascoltando tutti.

Una BELLA PERSONA.

La Comunità Siciliana TerraeLiberAzione
https://terraeliberazione.wordpress.com/2017/05/21/santo-trovato-1954-2017/

canepa2017cuncumiu 33TerraeLiberazione marzo-aprile

TerraeLiberAzione

DOMENICA 17 GIUGNO ORE 12. A CATANIA. SACRARIO DEI MARTIRI INDIPENDENTISTI. CIMITERO MONUMENTALE – VIALE DEGLI UOMINI ILLUSTRI.

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del 16 giugno 2002 bisCATANIA. SACRARIO DEI MARTIRI INDIPENDENTISTI. CIMITERO MONUMENTALE – VIALE DEGLI UOMINI ILLUSTRI.

Terra e Liberazione Niscemi2 001TerraeLiberAzione 

copCANEPA

Lo Statuto “siciliano” nasceva, sulle macerie della seconda

Guerra Mondiale e come pompiere della sacrosanta

Rivolta per l’Indipendenza, il 15 Maggio

1946 (Regio Decreto Lgt. N°455).

E’ spirato, insieme al suo ultimo organo

vitale funzionante, il Consiglio di Giustizia

Amministrativa –alla vigilia del

70°- il 6 Maggio 2016. Il C.G.A. si suicida

depositando la sua stessa Sentenza

definitiva sulla più complessa questione

che abbia mai affrontato fi n dal suo primo

insediamento: IL MUOS FA BENE

ALLA SALUTE. LO DISSERO DA

WASHINGTON, LO SOTTOSCRISSERO

A ROMA. Questa STORICA

SENTENZA SUICIDA è stata scritta

-de facto- dalla sezione “United States

European Command Offi ce of Defense

Cooperation” dell’Ambasciata degli Stati

Uniti d’America a Roma. I dati pare

siano stati prodotti dal mitico “Space and

Naval Warfare System Center”. E’ un

tragicomico copia&incolla, che seppellisce

col C.G.A. anche lo Statuto del 1946,

quel poco che ne rimaneva in vigenza.

Mai rilevato niente del genere, neanche in

Uganda. Quanto a ROMAfia Capitale…

 

Non è stata una vita facile la sua. Lo

Statuto della Sicilia italiana (che non

menziona del tutto il Popolo Siciliano)

nasce sulle macerie della seconda G.M.,

come pompiere della sacrosanta Rivolta

per l’Indipendenza. Insomma, nasce “reazionario”,

supera l’infanzia (la buona

prima Legislatura del suo “Parlamento

più antico del Mondo”). Poi cominciano

i problemi: i congelamenti e gli espianti

di Organi e funzioni nell’assenza di Forza

Mentale che lo tutelasse, per quel poco

che valeva.

Fu una Sfinge, un ircocervo: per metà Stato

per metà Provincia. Sviluppista e Riparazionista.

A legislazione esclusiva, usata

per farsi male; e concorrenziale per ricattare

ROMAfia Capitale.

La Regione della borghesia coloniale

della Sicilia italiana è stata una Macchina

formidabile di controllo e coesione

sociale, sebbene priva di autentica forza

mentale nella società isolana. In effetti,

Palermo è lontana…e i treni veloci non

si devono fare. La città di Palermo è la

Regione. Punto.

La “costituzione formale” -negli anni Sessanta- cede alla

“costituzione reale”, che è quella del

“compromesso moderato” con ROMAfia

Capitale: consenso sociale (ed elettorale)

in cambio di riciclaggio clientelare di

spesa pubblica, sostenuto però, in larga

misura, dal gettito contributivo siciliano e

dalle rimesse dei nostri emigrati in Padania

e Germania, in Belgio e in Svizzera.

Il proletariato esterno –con i suoi sacrifici

operai- ha salvato la Sicilia, non “Mamma

Regione” che dilapidava e riciclava,

costruendo un blocco sociale parassitario,

che è l’unica sua eredità.

Il ceto politico siciliano ha una sola fortuna:

è espressione di una massa informe

sprofondata nell’alienazione coloniale e

priva di anticorpi.

Un ciclo politico lungo 70 anni si chiude,

un altro, n/europeo, se ne apre. E’ un

cambio di quinte su una invariante scena

tragica. Show must go one!. Lo spettacolo

coloniale della sicilietta italienata al Tempo

del MUOStro e del Protettorato di Bruxelles,

un DOM, Dominio d’Oltre Mare,

un’Isola del Tesoro per la Flotta corsara

dell’Imperialismo NORDICO. Il Vento

siciliano ce l’hanno già in poppa, le Acquedolci

ce le rivendono “a 18 volte per

40 anni”. Trivelle e Inceneritori: il PD

mercenario di Faraone spalancherà porte

e portoni: lo ha detto, almeno è stato leale.

Se la lava valesse di più si smonterebbero

anche l’Etna.

Nelle nebbie dell’Autonomia vigilata (da

Roma e Washington + GLADIO) vigeva

una “costituzione materiale”, che assunse

la forma ben negoziata del “compromesso

moderato” fondato apertamente sullo

scambio tra “coesione sociale” nel consenso

tricolorato e riciclaggio clientelare

di spesa pubblica.

Fu l’epopea dell’Ascaro, il notabile democristiano&C., che

a ROMAfi a non ci andava per svendere

le Casse regionali, come un Crocetta

qualunque, ma si presentava con milioni

di voti (e la pistola carica). A modo loro

furono grandi interpreti del brokeraggio,

dell’intermediazione della dipendenza

coloniale della sicilietta italienata. Non

furono solo grandi redistributori di risorse,

ma capaci di visioni sofisticate nella

manutenzione dell’Ascensore sociale e di

vere e proprie operazioni di “ingegneria

sociale”. Fino all’invenzione della “forestale

amazzonica”, dell’Art.23 nei Comuni

senza più concorsi, del mega 118 senza

ambulanze, dei corsi di formazione senza

formati.

Alcuni di loro provarono –in epoche

diverse- ad alzare uno sguardo oltre il

recinto di questa Riserva Indiana. Sono

stati ammazzati o neutralizzati regolarmente.

La retorica del “Laboratorio”, tra

larghe intese e unità autonomistiche, fu

solo fumo nelle nebbie di uno Spettacolo

coloniale, inscenato sulle quinte della

“Region 1”: l’Autonomia Vigilata non

ammette esperimenti. GLADIO li scanna.

La Sicilia è peggio

di Portorico: laggiù almeno lo sanno di

essere una COLONIA. Nessuno lo nasconde.

Al Tempo del MUOS e del “protettorato

coloniale” di Bruxelles –nello spaccio

di spot e fondi n/europei che non sposteranno

il PIL di un solo punto- ci resta

solo –nella recita Maf.&Antimaf- “una

borghesia mercenaria inutile e nociva…

che non arriva più a strappare concessioni

spettacolari” (F. Fanon,“Disavventure

della coscienza nazionale”).

Si stanno scannando in vista della quotazione

in Borsa della SAC-Fontanarossa

in una Battaglia dell’Aria che si combatte

da anni nelle CamCom e nei traffici di influenze in cui sta sprofondando il Partito

dell’Ordine Antimaf in versione confindustriale.

Nessuno di loro possiede aerei,

né alberghi, né altro. Trafficano influenze

e posizioni sull’Ascensore sociale. Più o

meno di contrabbando.

Anche nella Battaglia dell’Aria che

vede già il nostro Cielo popolato di droni,

compagnie straniere e santi che non funzionano.

Ecco, questo è un CAMPO DI

BATTAGLIA PROLETARIA per la SOVRANITA’

SICILIANA. IL NEMICO

avrà pure le sue logge e cosche, le sue

cricche e i suoi ”quartierini”: ma è una

CLASSE SOCIALE, con una sua storia e

una sua precisa funzione in questa storia.

L’unica via di uscita dal circolo vizioso

della dipendenza neocoloniale che

strozza il Popolo Siciliano e ne disperde

le Energie vitali nello spreco e nella

COERCIVE ENGINEERED MIGRATION

coincide, senza equivoci e tatticismi

di alcun genere, col Cammino Operaio

e Contadino verso la piena Sovranità

della Sicilia nel Mondo del Secolo XXI.

@tratto da: 15 maggio 2016- TerraeLiberAzione –Dichiarazione di Niscemi.

 

“Potere al Popolo”?. QUALE?

In SICILIA c’è il POPOLO siciliano. E c’è anche una lotta di classi che si sviluppa -dentro una evidente condizione coloniale –nella relazione con un Sistema di Stati e di POTERI bancari-finanziari-industriali- mediatici… che se ne sia consapevoli o meno.

Se non si comprende la “Questione Siciliana” –come problema irrisolto dell’Autodeterminazione di un Popolo- si resta nelle nebbie euro-tricolorate, alla deriva: persi nelle paludi coloniali, sulle zattere dell’elettoralismo o del movimentismo d’importazione: marziani a kilometrozero!.

 

A trattativa segreta, gli americani di ESSO -padroni della grande e storica Raffineria siracusana- hanno venduto l’impianto a SONATRACH  (la gloriosa e seria compagnia petrolifera d’ALGERIA, già vittima di ricatti tangentizi da parte di ROMAFIA CAPITALE). Osserviamo attentamente.

Certo che chi odia l’Africa e non capisce il Mediterraneo stanotte dovrebbe avere gli incubi!.

Resta il fatto che la SICILIA non conta niente: non è un SOGGETTO GEOPOLITICO, non esiste e basta.

Benvenuta SONATRACH, una società seria, dalla nostra cara Algeria, senza la quale non avremmo ENERGIA sufficiente per VIVERE: gas, luce e a breve neanche benzina: serve allo sviluppo algerino, e ci pare anche logico. Chiaro?. E sappiamo di cosa parliamo.

Il contratto di cessione va reso pubblico integralmente.

@Istituto TerraeLiberAzione.

per approfondire leggi: https://terraeliberazione.wordpress.com/veleni/

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